venerdì 26 ottobre 2012

√ I giovani ciusi della fornarina piagnens

La leggendaria Elsa Fornero (photo: Onda Anomala)
Ci risiamo: la stagionata madamin del governo, detta la fornarina piagnens, la Elsa Fornero insomma, è ricascata in una delle sue memorabili gaffes alla gianduja. Vittima del demone della generalizzazione (la sua bestia nera), ha in sostanza detto al popolo dei ggiovani di essere meno choosy, ossia iperselettivi e schizzinosi nella scelta del primo impiego: ragazzi e ragazze, mettete un piede nel mondo del lavoro (è il suggerimento della zia/prof d'Italia) e poi una volta dentro vi guarderete intorno per un posto eventualmente migliore.

Ebbene qui lo debbo confessare: a me Frau Professor Elsa (non fa molto Anni Trenta?)  piace. Lo so che legioni di bimbominkia e indivanados da tastiera mi odieranno, ma io apprezzo le sue idee, non sempre e non tutte ovviamente, anche se deploro il suo stile comunicativo da maestrina dalla penna rossa del libro Cuore. Quel che dice, ella lo dice quasi sempre male, in modo saccente, con l'eterno ditino indice alzato, indulgendo ad un maternalismo agée che sfocia poi nel patetismo piagnone (ricordate la leggendaria frignatina alla conferenza stampa governativa del "sangue sudore e lacrime"?).

Ma torniamo a bomba: sui giovani schizzinosi la Fornero non ha mica tutti i torti. Chiaro che la sua generalizzazione ex cathedra ("...come dico sempre ai miei studenti") fa imbufalire quelle legioni di ragazzi e ragazze che si son rimboccati le maniche accettando il primo posto disponibile pur di lavorare. Ma altrettanto chiaro che altro era il bersaglio fornarinesco, ossia i figli di papà incalliti che, forti del sostegno coccoloso di mammà, preferiscono cazzeggiare tra smartphone, tv e divano piuttosto che buttarsi in strada alla ricerca di un lavoro. 

Ancor più insidiosa la variante degli aristocratici intellettuali, quelli del "voglio un posto di lavoro adeguato ai miei studi": e no cari, il diritto al lavoro della Costituzione non è il diritto "al lavoro che dico io", fatevene una ragione...e poi non è più divertente laurearsi che so in filosofia come bagaglio personale e poi buttarsi a suonare i campanelli per un'agenzia immobiliare? Poi da cosa nasce cosa no? (così un esempio a caso...)

A madama Elsa regalo uno slogan a gratis (visto che con la comunicazione non ci azzecca...), valido per giovani, mediani e anziani:


CHOOSE NOT TO BE CHOOSY


Ma vale prima di tutto per lei, qualcuno le metta uno specchio davanti alla faccia :)


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