mercoledì 29 maggio 2013

MERITO (ANCHE) DI #MONTI

Mario Monti 2012-06-27.JPG
Supermario

Questo freddo di ritorno che evoca cappotti ci fa ricordare un certo loden vuoto. 

Proprio oggi, proprio per la chiusura della procedura europea di infrazione per eccesso di debito. Se l’Europa ci ha riammesso nel salotto con un posto libero sul divano; se la smette di guardarci con l’aria
sussiegosa che si riserva ai mentecatti; se ci consente di investire in crescita (magari per pagare i debiti alle aziende) una decina dimiliardi di euro, un piccolo, flebile, impercettibile ma solido grazie a Mario
Monti dovremmo avere il coraggio di dirlo. 

«Nessuno si aspetti riconoscenza da un italiano», era solito dire Napoleone, che i francesi per nulla diversi da noi chiamavano l’Imperatore quando vinceva e l’Italiano quando perdeva. Ma dare a Monti ciò che è di Monti ci sembra il minimo. Quindi un enorme grazie agli
italiani, nel senso di cittadini contribuenti, che si sono messi sulle spalle il Paese per impedirgli di rotolare nel fango del fallimento. E un piccolo grazie a Monti che li ha guidati in quegli undici mesi decisivi per salvare la baracca.

Non dimentichiamoci che Monti lo hanno voluto i partiti (soprattutto Berlusconi e Bersani), lo
hanno sostenuto i partiti e lo hanno tradito i partiti mettendosi di traverso quando sarebbe toccato a loro risparmiare. Se oggi i conti tornano, è giusto che torni (a respirare) anche il preside che ha reso possibile la scomoda operazione. Ora vediamo se la politica degli scontrini e dei veti incrociati saprà essere più efficace.


GIORGIO GANDOLA
L'Eco di Bergamo 30/05/13

martedì 21 maggio 2013

#scoop! #hitler ha copiato #grillo [ma #M5S non lo sa]

photo: infoaltra
grazie all'amico di twitter filippo pasini @fil_pasini sono venuto in possesso di un documento sconvolgente, che dimostra come adolf hitler si sia ispirato, nella sua propaganda politica, agli slogan e stilemi dialettici di beppe grillo. ma leggete voi stessi:

“…i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti  sono testimoni… invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi… chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare.  Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati.. sono loro i responsabili! Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento...mi hanno proposto un’alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico…noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E’ un movimento che non può essere fermato… non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta..noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo…” (adolf hitler, dal comizio di chiusura della campagna elettorale per le elezioni parlamentari tedesche, anno domini1932)

l'unica spiegazione possibile è sconvolgente: hitler, che era in contatto con circoli magico-esoterici  e propugnava il ritorno ad un paganesimo mistico e arcano, dev'essere riuscito ad attingere ad una qualche forma di divinazione che gli ha consentito di superare le barriere dello spazio/tempo e leggere nel futuro. colui che si sarebbe autoproclamato fuehrer del "reich dei mille anni" ha così potuto impunemente plagiare i cardini ideologici, il lessico, gli stilemi retorico-dialettici e finanche il tono di voce di un grande comico e uomo politico italiano del XXI secolo, il nostro beppe grillo. 

ecco quindi l'odio contro i partiti politici, fonte di ogni male; ecco la strumentalizzazione abilissima della crisi economica, con la disoccupazione dei lavoratori e lo svuotamento della mddle class; ecco la rivendicazione della differenza ontologica e morale del movimento contro il marciume dei partiti; ecco il rifiuto sdegnoso di qualsivoglia ipotesi di alleanza e mediazione, che sono gli strumenti cardine della politica democratica; ecco la volontà di superare la democrazia parlamentare a favore di un leaderisimo carismatico che si propaga attraverso i nuovi mezzi di comunicazione di massa (ieri la radio, cruciale per hitler e mussolini, oggi il web 2.0); ecco il rifiuto del dialogo e confonto interno al movimento [certo poi adolf ha un po' esagerato con "ein Reich, ein Volk, ein Fuehrer"], ecco infine il linguaggio di morte, l'additare come morti gli avversari, anche se hitler ha radicalizzato il verbo di grillo e ha virato il "mandiamoli a casa" in un più schietto "mandiamoli nella tomba".

che dire? siccome grillo denuncia che per colpa della politica lui non lavora più, noi siamo preoccupati soprattuto per i diritti d'autore: beppe, da buon genovese, dovrebbe chiederli ad adolf che lo ha plagiato leggendo nel futuro. ma la siae, per esigere i suoi crediti, arriva fino all'inferno?

domenica 5 maggio 2013

dal vostro inviato speciale: #euro vs #lira, battaglia finale

#euro vs #lira armageddon by elettrico on SoundCloud

#slot: ci guadagna solo lo stato. a meno che il barista...


«Con le macchinette guadagna solo lo Stato»

  • L'Eco di Bergamo, Domenica 05 Maggio 2013
  • CRONACA,
  • pagina 18
Photo: slot-machines
Spettabile L'Eco di Bergamo, ho letto i vostri articoli. Poiché faccio anche io il barista, ed in passato ho avuto le slot come altri miei colleghi (le ho eliminate nel maggio 2011; lo avrei fatto già nel 2009 ma il Gestore ha impugnato il contratto, minacciando di emettere una fortissima penale; ho dovuto aspettare la naturale scadenza del contratto), vorrei dirvi che proprio non capisco come facciano a tenerle pensando di guadagnare.
Le attuali slot servono solo allo Stato, che in questi ultimi anni si è messo a fare anche il biscazziere, fiutando il business, incurante dei danni alla salute e al portafogli della gente.
È vero che dai giochi, a seconda dell'accordo con il proprietario e gestore delle slot, si può avere un utile del 5-6% al netto del Preu; ma se si considera la prorata (cioè lo scorporo dell'Iva su quanto rimane) e poi la dichiarazione dei redditi dell'anno successivo, nella quale i guadagni delle slot vanno obbligatoriamente dichiarati con ulteriore perdita di circa il 35% del ricavato, allora se rimane, in definitiva, il 2%, va di lusso.
Anche avendo 4 slot (numero massimo ammesso e legato comunque alla metratura del locale, questo almeno fino a due anni fa) e con un giro di 300.000 euro annui, che non sono pochi, vuol dire dover sobbarcarsi rischi, e una clientela molto particolare, con tanti disperati, che viene sovente emarginata dagli altri clienti. Il tutto per 6.000 euro all'anno: e basta una spaccata notturna a perdere l'incasso netto di uno o due anni. A meno che, cosa diffusa e gravissima, siano gli stessi baristi, una volta chiuso il locale, a mettersi a giocare sulle slot che sanno essere state lasciate «piene» da clienti che hanno perso tutto e non hanno più potuto giocare a causa dei soldi finiti. Così possono guadagnare qualche centinaio di euro extra al giorno, esentasse.
Colgo l'occasione per salutarvi cordialmente.
Lettera firmata
Trezzo sull'Adda

#becchi cattivo maestro #M5S?

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