mercoledì 27 febbraio 2013

√ dica trentatrè

libri dati alle fiamme a berlino, 10 maggio 1933
[wide world photo]

e così ci siamo. come la crisi mondiale del 2009 ha evocato il 1929 col suo crack, così il 2013 porta sinistre assonanze con il 1933 e la fine della repubblica di weimar ad opera dello zio adolfo.

fortunatamente, come diceva quello, la storia si presenta la prima volta in tragedia, la seconda in farsa.
il goffo tentativo bersaniano di cooptare grillo in un improbabile governo insieme va contro alla logica politica profonda dei nostri giorni con la sua nuova dicotomia: non più destra/sinistra ma euro/no euro o se volete, in italia, monti vs grillo.

monti ora ha perso le elezioni, e il testimone della moneta unica passa ai due leader politici "BB brothers", che hanno sostenuto monti e hanno firmato col voto parlamentare la ratifica bipartisan del fiscal compact di mario draghi. proprio quel fiscal compact che predetermina la politica economica e fiscale europea dei prossimi 20 anni. quel fiscal compact che è la versione burogrigiocrate degli stati uniti d'europa e con la sua cappa unificante toglie senso alla storica dicotomia destra/sinistra.

è l'europa baby...ed ecco berlusconi mettersi a parlare come monti, col suo videoappello alla governabilità dove ruba le parole il tono di voce e financo l'abito sordo e grigio al bocconiano mario.

manca solo mario draghi al quirinale e poi la foto di famiglia stile bilderberg è completa. ma perché qualcuno aveva forse dubbi? :)

domenica 24 febbraio 2013

√ #femen: il pussy power mediatico che turba le antiche femministe

24/02/13: milano, protesta delle femen contro berlusconi (photo: ansa)
le femen sono quello strano gruppo/movimento internazionale fondato da un nucleo di femministe ucraine, che usano il loro seno nudo come arma mediatica di condanna dionisiaca. dove la causa le chiama si presentano, e denudano il petto esibendo scritte di protesta contro questo o quello o a favore di qualche causa tipo "no alla violenza contro le donne". in ogni paese del mondo vengono prontamente circondate dai cameramen dei tg e poi dalla polizia che le trascina di peso verso il cellulare, mentre quelle strepitano e scalciano in favor di telecamera. 

grande genio mediatico: potremmo ribattezzarle le baccanti del terzo millennio. come le menadi baccanti, le femen agiscono sempre in gruppo e disturbano l'establishment in quanto (seppur ingenuamente e fumettisticamente) minano l'ordine costituito attraverso un potere prepolitico, più forte e precedente ad ogni altro potere. parliamo del pussy power, l'origine du monde, il potere ctonio delle madri, delle veneri preistoriche ecc (Insomma avete capito).

salvo prova contraria le esagitate esibizioniste non ci guadagnano se non arresti in giro per il mondo, ma costringono il mainstream tv a dar voce ai loro slogan e a far riflettere, per un attimo, la platea degli spettatori dei tg. non discuto i contenuti della loro effimera protesta (che appunto è loro), ma ne ammiro il coraggio e la strategia mediatica, semplice epperciò efficace, tutta basata sulla potenza simbolica e archetipica del seno. il messaggio è elementare: il sesso femminile e la potenza delle madri (il seno) condanna questo o quel personaggio politico (oggi è toccata a berlusconi, che avrà gongolato tra sé e sé "visto? le ragazze si spogliano al mio passaggio"), oppure questa o quella stortura misogina in giro per il mondo. se la son presa anche col vaticano semidenudandosi in piazza san pietro, e indubbiamente la loro protesta è kitsch, sguaiata e populista...ma appunto oggi il populismo è diventato la voce di chi non ha voce e per farsi sentire urla slogan semplici e immediatamente comprensibili.

le femen fan di più: sul corpo denudato mostrano scritti gli slogan della loro protesta, che viene per così dire somatizzata (cosa c'è di più femminile?) e "narrata" (direbbe vendola) sulla e dalla loro carne.

ora le vecchie e inacidite femministe storiche (che potrebbero essere la mamma o la zia delle pulzelle urcraine) storcono il naso: non si mostrano le tette per fare politica! le donne devono essere valutate per il loro cervello non per le ghiandole mammarie, ecc ecc.

giusto. come è vero che i cantanti dovrebbero fare la gavetta e la fame al pari di domenico modugno e poi sbancare sanremo cantando "volare - oh oh", mica farsi raccomandare dai talent come gli amici di maria o x factor (e alla fine vincere sanremo, stesso risultato raggiunto per strade differenti, care vetero-femministe). 

prosegue la provocazione sessista delle attempate femministe italiche: altro che strategia mediatica, voi uomini siete i soliti guardoni bavosi, cosa direste se a spogliarsi fosse un gruppo di manifestanti maschi? io direi che la cosa sarebbe molto più forte in quanto il topless dei maschi vale poco e ci vorrebbe il nudo integrale, che chiamerebbe censura (atti osceni in luogo pubblico) e rischierebbe di snaturare il carattere politico della protesta; ma quando succederà darò un giudizio spassionato anche sugli uomini nudi, tranquille le mie signore...che poi gli streakers, quelli e quelle che correvano nudi durante le partite agli stadi in america per protestare contro la guerra del vietnam si son già visti, non sarebbe una novità assoluta.

altra critica delle acide signore: le femen son sgualdrinelle esibizioniste! certo una forte dose di esibizionismo anche erotico le deve pur animare, ma questa fregola si incanala in una passione politica con contenuti ben precisi. le tette sono una scorciatoia? son le femen le prime ad ammetterlo, nelle loro interviste (come quella rilasciata tempo fa a le iene), con pragmatica alzatina di spalle stile slavo: gli uomini sono uomini, la tv è la tv, il fine giustifica i mezzi...

dovremo attendere che qualcuna di loro finisca in carcere a pane e acqua sotto metri di neve come le pussy riot per riconoscere il coraggio della loro giovanile e femminile follia? chissà se santa giovanna d'arco (un'altra giovane e folle che faceva cose poco dabbene) da lassù le guarda con un un lampo antico negli occhi e sorride? :)

domenica 10 febbraio 2013

√ destra, sinistra? son rimaste le #tasse, baby


dopo l'ultimaparola anche ballarò ha scoperto il tema vero della campagna elettorale: le tasse che tutti i partiti promettono di ridurre senza averne il potere e quindi beffando gli elettori.

monti-cane trozzy-invasioni barbariche-la7.jpg
monti e berlusconi mentre coccolano l'elettorato
photo: repubblica TV
la faccenda è ancor più succulenta se si considera che monti bersani e berlusconi hanno ratificato insieme il trattato europeo del fiscal compact, che predetermina la politica economica dei prossimi 20 anni di tagli e tasse.

quindi destra e sinistra sono categorie politiche superate, come lucidamente dice monti. c'è solo l'europa che ci governa, e visto il baratro in cui siamo caduti probabilmente non è un male.


ora la domanda è: quanto ci metteranno gli elettori a capire che li stanno prendendo in giro? e come reagiranno a chi li imbonisce promettendo caramelle?

sabato 9 febbraio 2013

√ #elezioni: ma che ci state a prendere tutti in giro? #ultimaparola



puntata dopo puntata, l'ultima parola (il talk politico del venerdì sera su rai2 condotto da gianluigi paragone) si sta rivelando uno dei pochi programmi tv che vanno a fondo dei problemi del paese. è l'economia, baby: e il governo politico dell'economia è ormai in mano all'europa (e non è detto sia un male, ma bisogna dirlo a chiare lettere). 

il trattato europeo del fiscal compact, ratificato dal parlamento italiano a maggioranza bipartisan, predetermina la politica economica dei prossimi 20 anni. il trattato, che con la ratifica è legge anche in italia, detta le regole di bilancio che chiunque vada al potere dovrà rispettare, per riportare in 20 anni il rapporto tra debito sovrano e PIL dall'attuale 128% al 60% previsto dal fiscal compact come regola europea. ne risulta svuotata di senso la stessa competizione elettorale tra coalizioni che si presentano apparentemente come concorrenti e alternative.

il mio tuit vocale sul fiscalcompact, e le risposte dei candidati alle prossime elezioni politiche, al minuto 00:59:17 della puntata dell'8 febbraio de l'ultima parola.

venerdì 8 febbraio 2013

√ altro che #imu, arriva il #fiscalcompact

alì'anteprima web de l'ultima parola, condotta da giulia cazzaniga, intervengo ancora come massimo esperto cosmico sull'imu, interloquendo con guido crosetto, uno dei fondatori del neopartito fratelli d'italia, spin-off del pdl. il mio interveto al min. 05:25: dove si scopre che il problema non è l'imu prima casa, e intanto silvio, e il fiscal compact...buona visione :)

mercoledì 6 febbraio 2013

√ non dite a mia madre che faccio il banchiere (lei crede che suoni il piano in un bordello)

*** ah la banca! una volta anelata come meta lavorativa dai buoni partiti del posto fisso, oggi profuma di zolfo e ha un'aura di peccato irredento: tutto perdona la gente, tranne l'aver messo a repentaglio la sua tranquillità economica. a l'ultima parola - anteprima web, condotto da giulia cazzaniga, ne parliamo con l'avvocato roberto vassalle, il nemico delle banche (o meglio dei loro abusi).

martedì 5 febbraio 2013

√ #elezioni, è vera guerra?

Guerra? Photo: Cultura Biografieonline
paradosso civico: tutti dovrebbero votare, ma il voto ormai è una posizione personale. tanto poi arriva il fiscal compact e pioverà sui buoni e sui cattivi (perdonate la citazione biblica). infatti, salvo qualche dichiarazione a titolo personale, le associazioni datoriali si son ben guardate dallo schierarsi con questo o quello,  vista la situazione politica in cui in realtà dipendiamo da scelte condivise a livello europeo. 

i leader politici ora fingono di farsi la guerra, in realtà hanno ratificato a stragrande maggioranza (e quasi di nascosto, ne parlava solo il web) il fiscal compact che definisce le linee di politica economica per i prossimi 20 anni: e lo hanno fatto insieme, silvio, monti, bersani, casini. salvo vezzi folkloristici legati al colore della cravatta o ai modelli di scarpe non esiste più né destra né sinistra, qui siamo ben oltre. e forse è un bene che sia ormai l'europa (di cui peraltro facciamo parte attivamente) non solo a legiferarci ma pure a governarci: 

salvateci da noi stessi

video:
silvio, rimembri ancor il fiscal compact?