giovedì 3 ottobre 2013

fenomenologia del #trasformista

il trasformista è una figura politica tipicamente italiana, che tutti gli italiani ben conoscono ma dal quale molto spesso amano farsi illudere. il fascino del trasformista è quello del camaleonte: non avere una forma definita ma poterle assumere tutte a piacimento e secondo convenienza. il trasformista ovviamente non ha nessun credo e nessuna ideologia, se non la conservazione del proprio potere. e per avere potere bisogna dire alla mitica #laggente quello che vuol sentirsi dire, sempre.

quindi fatalmente trasformismo fa rima con populismo. come disse un vecchio trasformista, il più grande della storia italiana, bisogna saper essere concavi con chi è convesso e convessi con chi è concavo. al popolo bisogna grattare la pancia solleticandone i peggiori istinti, e in questo modo si verrà ricompensati nel segreto delle urne. questo è il volto pubblico e mediatico del trasformista, che ha però anche un volto più tecnico e politico.

anche con i suoi colleghi politici il trasformista sarà tutto e il contrario di tutto, facendo e disfacendo le alleanze più disparate e disperate pur di conservare il potere e azzoppare gli avversari. ma, mentre gestisce nel modo più cinico e disincantato questi intrighi di palazzo, il trasformista deve sempre ammantarsi di una buona causa per non sfigurare con il pubblico dei suoi elettori e clientes.

se ad esempio minaccia di far cadere un governo per interessi personali, dirà che lo fa per salvare i cittadini dalle tasse che il premier cattivo vuole imporre. se vuole mettere la mordacchia ai giudici che si stanno occupando dei suoi affari, dirà che vuole la riforma della giustizia per il bene di tutti i cittadini. il sostegno che il trasformista dà a questo o quello schema di governo si basa unicamente su un calcolo tattico di convenienza personale e di conservazione del potere: ma al popolo il trasformista dirà sempre che si allea con tizio o con caio unicamente per fare il bene del paese per il quale si sta sacrificando.

ma come cade il trasformista? è un mistero, così come è un mistero il segreto della sua ascesa, fatta di un mix di leadership, fascino personale e dirompenza mediatica. come che sia, a un certo punto il trasformista perde il ritmo, sbaglia il passo di danza, fallisce l'ennesimo travestimento in corsa: ed ecco che tutti scoprono il suo pagliaccesco gioco. che gli riesca male l'ultimo colpo di teatro, o spari una balla spaziale troppo spaziale, o non riesca più a dare  la colpa agli altri, o la storia delle tasse da cui dice di proteggerci pur avendocele sempre alzate venga finalmente smascherata... alla fine si trova sempre un bambino capace di gridare che il re è nudo.

e a quel punto il trasformista sta per essere sommerso dalle risate di un popolo intero.

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