domenica 24 febbraio 2013

√ #femen: il pussy power mediatico che turba le antiche femministe

24/02/13: milano, protesta delle femen contro berlusconi (photo: ansa)
le femen sono quello strano gruppo/movimento internazionale fondato da un nucleo di femministe ucraine, che usano il loro seno nudo come arma mediatica di condanna dionisiaca. dove la causa le chiama si presentano, e denudano il petto esibendo scritte di protesta contro questo o quello o a favore di qualche causa tipo "no alla violenza contro le donne". in ogni paese del mondo vengono prontamente circondate dai cameramen dei tg e poi dalla polizia che le trascina di peso verso il cellulare, mentre quelle strepitano e scalciano in favor di telecamera. 

grande genio mediatico: potremmo ribattezzarle le baccanti del terzo millennio. come le menadi baccanti, le femen agiscono sempre in gruppo e disturbano l'establishment in quanto (seppur ingenuamente e fumettisticamente) minano l'ordine costituito attraverso un potere prepolitico, più forte e precedente ad ogni altro potere. parliamo del pussy power, l'origine du monde, il potere ctonio delle madri, delle veneri preistoriche ecc (Insomma avete capito).

salvo prova contraria le esagitate esibizioniste non ci guadagnano se non arresti in giro per il mondo, ma costringono il mainstream tv a dar voce ai loro slogan e a far riflettere, per un attimo, la platea degli spettatori dei tg. non discuto i contenuti della loro effimera protesta (che appunto è loro), ma ne ammiro il coraggio e la strategia mediatica, semplice epperciò efficace, tutta basata sulla potenza simbolica e archetipica del seno. il messaggio è elementare: il sesso femminile e la potenza delle madri (il seno) condanna questo o quel personaggio politico (oggi è toccata a berlusconi, che avrà gongolato tra sé e sé "visto? le ragazze si spogliano al mio passaggio"), oppure questa o quella stortura misogina in giro per il mondo. se la son presa anche col vaticano semidenudandosi in piazza san pietro, e indubbiamente la loro protesta è kitsch, sguaiata e populista...ma appunto oggi il populismo è diventato la voce di chi non ha voce e per farsi sentire urla slogan semplici e immediatamente comprensibili.

le femen fan di più: sul corpo denudato mostrano scritti gli slogan della loro protesta, che viene per così dire somatizzata (cosa c'è di più femminile?) e "narrata" (direbbe vendola) sulla e dalla loro carne.

ora le vecchie e inacidite femministe storiche (che potrebbero essere la mamma o la zia delle pulzelle urcraine) storcono il naso: non si mostrano le tette per fare politica! le donne devono essere valutate per il loro cervello non per le ghiandole mammarie, ecc ecc.

giusto. come è vero che i cantanti dovrebbero fare la gavetta e la fame al pari di domenico modugno e poi sbancare sanremo cantando "volare - oh oh", mica farsi raccomandare dai talent come gli amici di maria o x factor (e alla fine vincere sanremo, stesso risultato raggiunto per strade differenti, care vetero-femministe). 

prosegue la provocazione sessista delle attempate femministe italiche: altro che strategia mediatica, voi uomini siete i soliti guardoni bavosi, cosa direste se a spogliarsi fosse un gruppo di manifestanti maschi? io direi che la cosa sarebbe molto più forte in quanto il topless dei maschi vale poco e ci vorrebbe il nudo integrale, che chiamerebbe censura (atti osceni in luogo pubblico) e rischierebbe di snaturare il carattere politico della protesta; ma quando succederà darò un giudizio spassionato anche sugli uomini nudi, tranquille le mie signore...che poi gli streakers, quelli e quelle che correvano nudi durante le partite agli stadi in america per protestare contro la guerra del vietnam si son già visti, non sarebbe una novità assoluta.

altra critica delle acide signore: le femen son sgualdrinelle esibizioniste! certo una forte dose di esibizionismo anche erotico le deve pur animare, ma questa fregola si incanala in una passione politica con contenuti ben precisi. le tette sono una scorciatoia? son le femen le prime ad ammetterlo, nelle loro interviste (come quella rilasciata tempo fa a le iene), con pragmatica alzatina di spalle stile slavo: gli uomini sono uomini, la tv è la tv, il fine giustifica i mezzi...

dovremo attendere che qualcuna di loro finisca in carcere a pane e acqua sotto metri di neve come le pussy riot per riconoscere il coraggio della loro giovanile e femminile follia? chissà se santa giovanna d'arco (un'altra giovane e folle che faceva cose poco dabbene) da lassù le guarda con un un lampo antico negli occhi e sorride? :)

3 commenti:

  1. Buona l'idea di essere consapevoli di "sfruttare" il proprio corpo intenzionalmente per comunicare un messaggio!
    Le vecchie femministe negli anni 70 fecero ancora di peggio (o meglio) facendosi immortalare come ad esempio la Bonino, in questa foto: http://www.macchianera.net/wp-content/uploads/2010/01/46477.jpg
    Questo a onor del vero non perché la ribelle Emma fosse una "mammana", infatti fece questa foto e si autodenunciò finendo in carcere, al solo scopo di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica, in maniera scioccante (con l'uso di una donna nuda e con le gambe divaricate nell'atto di subire ad opera della stessa un aborto, aspirando il feto con una pompa di una bicicletta) sul problema dell'aborto. Infatti vigeva ancora l'ipocrisia della doppia morale cattolica, che ufficialmente negava la possibilità di abortire, pur sapendo tutti che tale pratica fosse diffusa ugualmente, in cliniche svizzere a pagamento per le donne ricche, mentre gli aborti in Italia venivano praticati clandestinamente da persone non qualificate da una formazione medica e con strumenti di fortuna come aghi da calza o appunto, pompe per bicicletta, Emma voleva dimostrare che anche se non legalizzati gli aborti avvenivano comunque ed era pertanto necessaria una legge che permettesse alle donne di praticare l'interruzione di gravidanza senza essere perseguite penalmente e tutelandone la salute. Allo stesso tempo veniva richiesta l'introduzione nelle scuole e nei consultori l'inserimento dell'educazione sessuale per prevenire le gravidanze indesiderate con la preventiva contraccezione.
    Quello che invece è scioccante vedere oggi quanto siamo tornati indietro nella difesa della donna che viene più spesso considerata oggetto di proprietà dell'uomo che ne può disporre come meglio crede al punto in casi fortunatamente estremi di ucciderla. Nel caso delle 3 ucraine (oltre a condividere al cento per cento il loro messaggio: BASTA BERLUSCONI) ritengo penoso dover far vedere le tette per attirare l'attenzione, nessuno ricorda che il 13 febbraio 2011 milioni di donne hanno riempito le piazze di tutte le più grandi città italiane per cacciare berlusconi che tra olgettine e bunga bunga ha umiliato l'immagine di tutte le donne italiane relegandole, ancora una volta, ad oggetto addirittura da compra vendere. Un anziano signore oltretutto a capo del governo avrebbe dovuto essere un esempio d'integrità morale e non addirittura mettersi nella condizione di invitare a quelle che lui chiama "cene eleganti" miriadi di escort alcune delle quali anche minorenni, esponendo se stesso e il governo italiano a ricatti da parte di malavitosi e 'ndranghentisti. Inoltre è stata eccessiva e sproporzionata la violenza che hanno esercitato sui corpi delle 3 FEMEN, le forze dell'ordine. Le stesse stavano solo manifestando e ancorché a seno nudo, non rappresentavano una reale minaccia per l'incolumità fisica di berlusconi o di altri cittadini. Non ho mai visto trattamento ugualmente violento per arrestare mafiosi, truffatori e aggressori ben più pericolosi per la collettività. A vedere i filmati della polizia sui corpi delle ragazze ci si impressiona per la sproporzionato accanimento sui loro corpi anche una volta catturate e allontanate dal premier. Inoltre ho trovato agghiaccianti certi commenti, sia maschili che femminili, sui social network, alcuni insinuavano addirittura che le ragazze avrebbero gradito attenzioni sessuali da parte di Silvio, che invece stranamente si è più dispiaciuto per essere stato ignorato da una graziosa scrutatrice, una normalissima bella ragazza "della porta accanto"! Silvione ma pretenderai mica di piacere a tutti o di poter comprare tutti? Perché non te ne vai? se te ne vai non dovrai rimborsarci l'imu e ti promettiamo di mandarti le foto dei nostri sorrisi, ma prima però te ne vai!
    Ketty Increta

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    1. sull'aborto il discorso può essere lungo e complesso, oppure breve e semplice. temo però in italia la legge 194 sia tuttora tabuizzata o meglio totemizzata e non vi siano le condizioni per una serena discussione. le bonino poi non la vorrei nemmeno come amministratore di condominio, infatti quando monti l'ha semiproposta per il quirinale la cosa gli ha portato una jella elettorale tremenda ;)

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  2. Sta di fatto che allora fu una grande conquista proprio perché, essendoci molta ignoranza in materia, si praticava comunque e in malo modo quindi tanto vale averlo legalizzato. Certo che oggi non è più argomento prioritario dal momento che le donne invece muoiono, purtroppo, per violenze da parte dei loro uomini. Senza parlare delle cosiddette "morti bianche" sul lavoro che colpiscono entrambi i generi bipartisan. Io lo dicevo già allora che più che tutelare una parte dovremmo lottare per la tutela del genere umano...ma la sensazione è che stiamo regredendo perdendo tutto ciò che avevamo conquistato, abbruttendoci sempre più!
    Emma però io la vorrei come presidente della Repubblica! :)

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