Photo: Sonia Topazio (dal suo profilo Facebook) |
La signora Topazio non nega nulla e si difende da donna intelligente oltre che bella (perché bella è bella, ora che ha 42 anni più di quando ragazza lavorava alla corte di Tinto Brass): ella dice che quando è entrata al INGV i concorsi erano chiusi e si passava solo per chiamata diretta ergo per segnalazione, che non è entrata con incarico stampa ma vi è stata dirottata e ha costituito dal nulla l'ufficio stampa dell'importante ente noto a livello internazionale, che si è iscritta indi all'ordine dei giornalisti, che è titolata allo scrivere in quanto laureata in lettere con 110 e lode, che del suo passato non rinnega nulla e anzi fare l'attrice di cinema e teatro le piaceva molto, ma non si vive di gloria. Sul fatto che il politico suo segnalatore fosse il suo amante dice che era sì il fidanzato, ma di una sua amica, e non ne fa il nome (credo per evitare effetti vulcanologici). Fa poi un'intelligente provocazione: "E se invece dicessi che mi ha segnalato mio zio che lavora in un ente pubblico andrebbe meglio?". Le hanno anche attribuito un flirt con un professorone dell'istituto, cosa che nega recisamente.
Qual è la colpa della signora Topazio? Di essere stata segnalata, nel paese della raccomandazione e del cuggino, dove i concorsi sono bloccati e si entra per chiamata diretta? Di avere fatto l'attrice per Tinto Brass in una vita precedente, mostrando una tetta o una chiappa? Di subire il pettegolezzo aziendale che colpisce tutte le belle donne degli uffici, che se bevono un caffè alla macchinetta con un collega, sicuramente ci han fatto le peggio cose a letto? Suvvia. La colpa della Topazio (ancora con sto nome mannaggia) è una sola: non essersi rassegnata alla grigia monotonia dei suoi comunicati stampa vulcaniani (leggete per credere) e continuare a vestirsi come la fiamma del peccato. Invece di un tailleur blu o della mise femminile internazionale jeans e camicia la Nostra prosegue imperterrita con scollature e spacchi, foto con le labbra a forma di cuore su Facebook e tutte le debolezze che rendono simpatiche le belle donne quarantenni et ultra, che non capiscono che alla loro età sono molto meglio di quando erano ragazze, inesperte della vita e con le guanciotte pagnottelle.
Ecco allora che i Fantozzi e le loro mogli (le Pine) guardano sbavando rosi dall'invidia nelle loro mise ascellari, salvo poi insorgere a difesa della moralità contro la svergognata, dipinta come la Bocca di Rosa di De Andrè: e Twitter non fa eccezioni, con le fanciulle emancipate che si lanciano in anatemi degni della vecchietta con lo scialle nero in testa dei quadri di Guttuso. Segno che gratta gratta, sotto l'aifone e il tablet sempre paese rurale e arretrato, provinciale e bacchettone restiamo, il mondo piccolo di Don Camillo e Peppone.
Che dire? Una sola cosa: W la Topazio!
mah... se anche tu avessi avuto modo di leggere gli interventi inviati dal capo ufficio stampa sulla mailing list INGV (in media 5 errori grammatici - ortografici ad intervento; citazioni sballate, canali di Panama scambiati per canali televisivi etc) capiresti che il risentimento non è in alcun modo sui filmetti.
RispondiEliminaIndagherei piuttosto sui millantati titoli!!!
a parte che si sentono strafalcioni gustosi anche da parte di giornalisti blasonati, questa è tutt'altra faccenda...
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