Italianiiiii!!!!!! |
Monti prende il Paese alle soglie del collasso economico-finanziario e a prezzo di sangue sudore e lacrime (nostre) riesce a non farci fare la fine della Grecia. Risultato: trattato come un macellaio che ha massacrato l'Italia.
Gli subentra Enrichetto Letta, bravo ragazzo un po' pasticcione che tuttavia riesce a dare all'estero l'idea di un'Italia che si impegna per risolvere i suoi problemi senza chiedere la carità a nessuno, continua a tenere i conti abbastanza in ordine e lo spread si calmiera. Risultato? Viene trattato da cazzaro (oddio lui e Saccomanni un po' lo erano, soprattutto sulla comunicazione), calciosederato e rottamato tra le risate del pubblico pagante (dato che paghiamo le tasse).
Ora s'avanza il giovane e baldanzoso Matteino Renzi, che per non fare la fine di Letta promette di rivoltare l'Italia come un calzino in 100 giorni. Risultato: trattato da televenditore di padelle, ma che dici Mastrota della politica, non è vero niente, sei contaballe, l'Italia è destinata al fallimento e tu ci stai vendendo fumo. Il tutto senza nemmeno dargli il tempo di scoprire le carte sul tavolo, così, a titolo preventivo, fiorentino borioso e pallongonfio non t'azzardare a tentare di cambiare il brutto Belpaese.
Insomma il salvataggio dell'Italia non ci piace mai: graduale no, shock nemmeno, il caffè non lo gradiamo né dolce né amaro e l'è sempre tutto sbagliato, tutto da rifare.
La verità è che perdere ci piace, ci fa godere. E hai voglia far rialzare un popolo di perdenti e felici di esserlo. Aveva capito tutto un altro giovane e controverso presidente del consiglio, che quando entrò a Palazzo Chigi a furor di popolo aveva solo qualche mese in più del Renzi del giuramento al Quirinale. Lui, che pure si era formato in trincea e non in senso metaforico, allargava le braccia e commentava "governare l'Italia non è difficile, è inutile".
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