la scelta tra la peste e il colera |
insomma siamo a quella che un proverbio tedesco chiama "la scelta tra la peste e il colera", ossia tra due malattie della quale si fa fatica a individuare la meno mortale: e in questo dubbio, non potendosi più nemmeno turare il naso, il popolo se ne va al mare.
non va meglio negli altri comuni in ballottaggio: i dati diffusi del viminale indicano che in media nazionale si sono recati alle urne solo il 51% degli aventi diritto, con un calo record di17 punti sul dato già basso del primo turno (68,1%).
il dato politico delle elezioni tra roma e il resto d'italia? a caldo possiamo dire che sono almeno 4:
- fortissimo astensionismo, che dovrebbe far suonare non il campanello ma la sirena d'allarme alla politica italica tutta quanta
- stanchezza e sfaldamento del centrodestra (allargato alla lega)
- scoppio della bolla movimento 5 stelle
- nel caos della crisi politica regge solo l'apparato della militanza post-comunista ("compagni, il comunismo è disciplina"), seppur ampiamente minoritario rispetto al corpo elettorale (gli "aventi diritto al voto")
per chi non ha perso la passione della politica come cura della cosa pubblica, la domanda è: quando nascerà una compagine politica capace di fare sintesi delle istanze della maggioranza silenziosa dei cittadini, disgustata dai politicanti di ieri, oggi e (dio non voglia) domani? un partito o movimento o come lo volete chiamare, che riesca a dare a queste istanze risposte politiche concretamente spendibili invece del solito mix di fumo senza arrosto, annunci interrotti e stanche promesse da marinaio?
perché quando un simile partito politico nascesse, con idee chiare e concrete e facce pulite, con teste pensanti pronte a sporcarsi le mani con la res publica invece di starsene sul ponte di comando in azienda o nell'aria condizionata dei loro studi professionali; quando una simile nuova forza politica nascesse, rischierebbe addirittura di intercettare la maggioranza dei delusi da questa inguardabile politica politicante italiana.
Analisi perfetta, lucida e impietosa.
RispondiEliminaNulla da aggiungere, nulla da togliere.
Speriamo che "qualcosa" capace di interpretare e rispondere fattivamente ai bisogni sempre più incalzanti, del Paese, possa presto palesarsi. L'uso del "qualcosa" al posto di "qualcuno" non è casuale!
Ce ne sarebbe davvero urgenza. Peccato che all'orizzonte, all'estremo confin del mare, non scorgo il levarsi di un solo fil di fumo!! Che dire di più?!
Luvi1904
siamo adunque condannati a sopravvivere in questo eterno lazzaretto? ^_^
EliminaCondivido tutto tranne una cosa. E' vero, da troppi anni ci si fa illudere da facili promesse, che vengono puntualmente disattese, e questo porta all'astensionismo o alla scelte del meno peggio.
RispondiEliminaTuttavia non credo che il blocco della militanza post comunista sia così in vita.
Alle politiche hanno preso un bello schiaffone e alle amministrative si vota la persona e in minima parte il partito.
In ogni caso è probabile che le dirigenze Pd e Sel si illudano e vogliano credere che il risultato delle amministrative sia merito delle loro trovate politiche, ma non è così.
In un Italia soffocata dalle tasse, gli italiani non voteranno mai a livello governativo chi viene percepito come "metti tasse".
Per il resto: Marino non ha vinto perché è Marino o è appoggiato dal Pd, ma perché dall'altra parte c'era Alemanno. Infatti, leggendo i tweet, si tende ad esultare per la sconfitta dell'uno piuttosto che la vittoria dell'altro.
Insomma...si vota sempre per il meno peggio, o meglio...si vota contro qualcuno e non per qualcuno.
interessanti considerazioni però il centrosinistra ha vinto in tutta Italia e questo qualcosa vorrà pur dire...
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