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photo: infoaltra |
grazie all'amico di twitter filippo pasini @fil_pasini sono venuto in possesso di un documento sconvolgente, che dimostra come adolf hitler si sia ispirato, nella sua propaganda politica, agli slogan e stilemi dialettici di beppe grillo. ma leggete voi stessi:
“…i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni… invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi… chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati.. sono loro i responsabili! Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento...mi hanno proposto un’alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico…noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E’ un movimento che non può essere fermato… non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta..noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo…” (adolf hitler, dal comizio di chiusura della campagna elettorale per le elezioni parlamentari tedesche, anno domini1932)
l'unica spiegazione possibile è sconvolgente: hitler, che era in contatto con circoli magico-esoterici e propugnava il ritorno ad un paganesimo mistico e arcano, dev'essere riuscito ad attingere ad una qualche forma di divinazione che gli ha consentito di superare le barriere dello spazio/tempo e leggere nel futuro. colui che si sarebbe autoproclamato fuehrer del "reich dei mille anni" ha così potuto impunemente plagiare i cardini ideologici, il lessico, gli stilemi retorico-dialettici e finanche il tono di voce di un grande comico e uomo politico italiano del XXI secolo, il nostro beppe grillo.
ecco quindi l'odio contro i partiti politici, fonte di ogni male; ecco la strumentalizzazione abilissima della crisi economica, con la disoccupazione dei lavoratori e lo svuotamento della mddle class; ecco la rivendicazione della differenza ontologica e morale del movimento contro il marciume dei partiti; ecco il rifiuto sdegnoso di qualsivoglia ipotesi di alleanza e mediazione, che sono gli strumenti cardine della politica democratica; ecco la volontà di superare la democrazia parlamentare a favore di un leaderisimo carismatico che si propaga attraverso i nuovi mezzi di comunicazione di massa (ieri la radio, cruciale per hitler e mussolini, oggi il web 2.0); ecco il rifiuto del dialogo e confonto interno al movimento [certo poi adolf ha un po' esagerato con "ein Reich, ein Volk, ein Fuehrer"], ecco infine il linguaggio di morte, l'additare come morti gli avversari, anche se hitler ha radicalizzato il verbo di grillo e ha virato il "mandiamoli a casa" in un più schietto "mandiamoli nella tomba".
che dire? siccome grillo denuncia che per colpa della politica lui non lavora più, noi siamo preoccupati soprattuto per i diritti d'autore: beppe, da buon genovese, dovrebbe chiederli ad adolf che lo ha plagiato leggendo nel futuro. ma la siae, per esigere i suoi crediti, arriva fino all'inferno?